martedì 16 febbraio 2016

Murana Salvatore Moscato Passito di Pantelleria Martingana 1998




Il numero uno di Pantelleria.
Salvatore Murana è persona che incanta e sa trasferire l’incantesimo nei suoi vini.
Egli racconta di “…territorio che diventa vino ed è circoscrivibile alle persone che lo fanno”. Quando bevi i suoi vini, tocchi il nucleo di questo concetto.
Questo è, o vorrebbe essere, il senso del post: spiegare l’uomo, e un territorio, attraverso i suoi vini, ma anche l’esatto opposto. Il resto sono le solite note, dove ognuno individua più o meno profumi, quanti più aromi, etc., troppe volte aria fritta.

Martingana è un lieu-dit, nella parte sud dell’isola, con vigne del 1932, avarissime di grappoli, raccolti ad agosto e, dopo attentissima selezione, lasciati, in appassimento su stenditoi di pietra, presenti all’interno del vigneto, per una trentina di giorni, più volte girati manualmente.
Successivamente, avviene una soffice spremitura e, al mosto ottenuto, si aggiunge un piede di fermentazione (pied de cuve), preparato con uve non appassite, per attivare proprio la fermentazione. Infine, affinamento in barriques di secondo passaggio per 24 mesi.

Naso e bocca in simbiosi. Naso saturo di profumi, bocca fresca, compatta e integra di sapori. Aromi che diventano emozioni, profondamente persistenti.

Secca dolcezza - passami l’ossimoro - mai e poi mai stucchevole, rettilineo, sapido, frutta essiccata, fico e dattero, mandorla e nocciola, cascate di frutta gialla, anche sciroppata, anche esotica, marmellata di agrumi e di albicocche, scorza di arancia caramellata, miele e uvetta, il soffio dello zafferano e dello zenzero, il respiro del mare, gli scogli vulcanici…

Sensazioni purissime, dritte al cuore.


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