Pinot Noir e Chardonnay, 50&50, per il
millesimato di L-P.
Solo uve provenienti da villaggi Grand Cru:
la bacca bianca da Chouilly, Cramant, Oger e Le Mesnil-sur-Oger, mentre quella
nera dalla Montagna di Reims –
Bouzy,
Louvois, Mailly, Verzy e Verzenay.
Inox e legno, almeno sette anni sui lieviti
(nove il formato magnum); la mia boccia ha già un periodo sostenuto di vetro,
dal dégorgement.
Il perlage,
molto fine e continuo, anticipa un naso scrupoloso e di elegante freschezza.
L’incipit ruota intorno alla crosta di pane e crema pasticcera, nonchè un
tratteggio di fiori d’acacia e lavanda, progredendo, successivamente, attraverso
maturi aromi fruttati – agrumi, albicocca e pesca gialla – e frutta secca
tostata. L’ossigenazione allarga e distende il liquido, portando in dote appropriata
mineralità e nette sfumature speziate.
Palato maturo, che conserva vivace traino acido ed esprime efficace
continuità con la suadenza olfattiva. Interessante complessità che spazia tra
note floreali e fruttate, tipiche dei due vitigni, e un ampio ventaglio di sensazioni
minerali e speziate, vieppiù accentuate.
Sorsi armonici, di giusta sintesi tra evoluzione
e freschezza, e di buona persistenza, con incisivi ritorni di cannella e nocciola
tostata, mandarino in scorza e nuance
affumicate.
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