Difficile
esercizio aggiungere ancora qualcosa su Montevertine, e sui suoi vini, che non
sia già stato ampiamente raccontato, scandagliato, vivisezionato. Mi arrendo e
passo al nettare.
Nel
bicchiere un granato scarico, “borgognone”,
profumatissimo. Sfilano delicatamente e precisamente, su un tappeto di
sottobosco, l’amarena, l’arancia rossa, il ribes, la rosa, l’alloro, il ferro,
il tabacco, il cuoio, il pepe…
Questa
splendida espressività la ritrovo, completamente, in bocca. Entra freschissimo,
succoso, goloso. La sua struttura è una raffinata silhouette, che indossa, per l’occasione, l’abito da sera. La sua
freschezza richiama continuamente la beva, la cui trama tannica è puntualmente integrata. Molto lungo
e molto, molto persistente, lascia un palato sapido, di spezie dolci e
ferruginoso. Boccia in forma strepitosa, ora.
L’accoppiata
con tagliata è stata la morte sua, o se preferite, di entrambi.
Quando
una boccia è così appagante, ti chiedi – giusto per cazzeggio - che plusvalore gli conferirebbe mai una valutazione
in punti. Alcun punteggio esprimerebbe, in modo appropriato, la gioia di questi
sorsi.
Ogni
tanto l’eleganza passa anche su Vinondo, a prezzi accessibilissimi, ed è un
privilegio raccontarla e condividerla.
Martino, so che per te l’eleganza è di casa. Ri-chapeau.
Auguro, a voi tutti, un sereno, gioioso e vinoso 2014. Prosit.
Auguro, a voi tutti, un sereno, gioioso e vinoso 2014. Prosit.
Ho scritto di altri vini
di Montevertine a questi indirizzi: