domenica 2 giugno 2013

Igt Toscana Pian del Ciampolo 2010 Montevertine





Il Ciampolo, come lo chiamano a casa Manetti é il vino da bere giovane – anche con qualche annetto sulla gobba non guasta, anzi - senza star lì a porsi troppi interrogativi.
L’assemblaggio é composto in gran parte da Sangioveto – 90 percento – con Canaiolo e Colorino che saldano nella misura del cinque percento a cranio. Effettua la fermentazione in vasche di cemento per 25 giorni, cui seguono dodici mesi in botti di rovere di Slavonia e si affina per altri sei in bottiglia.

Si presenta di un bel rosso rubino molto trasparente. Il naso, molto tipico e  varietale, regala fiori – viola soprattutto - e frutta – ciliegia e ribes. Non solo, ché sono avvertibili anche note erbacee e minerali.

Questa bella e sincera espressione olfattiva trova piena conferma al palato. Ancora molto giocato sul frutto, ma non vinoso, ritrovo in bella pulizia i fiori, i fruttini rossi, la salvia. Il sorso é fresco e scattante con una piacevole acidità. Proprio questa freschezza genera grandissima bevibilità – per inciso da tracannare a secchi. Chiude con una scia balsamica e buona persistenza. C’é equilibrio ed armonia in questo calice, due tratti non sempre così scontati anche in bottiglie ben più costose.

Quando il cosiddetto vino “base” é di questi livelli, comprendi facilmente dove ti portano gli altri vini di Martino – Montevertine e Pergole Torte – e cogli quale significato attribuisca questa azienda alla Qualità, senza scorciatoie, fin dal vino di ingresso. E non dimentichiamoci mai che: ”…sono i vini base a dare il polso di un’azienda” (cit.).
Un piccolo grande vino






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