Siamo a Bonnieux, versante nord del Luberon,
in Provenza e, molto probabilmente, avrai visto il film di Ridley Scott -
Un’ottima annata - con il “gladiatore” Crowe che veste i panni di un broker della
City. Ebbene, molte scene sono state proprio girate all’interno di questa
tenuta, da oltre 30 anni, a conduzione della vigna secondo i dettami
dell’agricoltura biologica.
Visto il successo del film, naturalmente, a
noi comuni mortali, sono state precluse le visite, ancorchè in parecchi abbiano
tentato – e continuino ancora oggi, imperterriti – di scavalcare l’alto muro di
cinta.
Visite assai gradite, viceversa, presso l’attiguo
wine-shop.
Il vino non è quello del film, bensì un
riuscito mariage rosé, tra Syrah (70)
e Grenache (30).
Naso, più intenso che elegante, di mandarino
e pesca, dei sempre immancabili piccoli frutti rossi – ribes, fragolina e lampone
– con sbuffi floreali, mentre la spezia, risulta assai ben nascosta.
La finezza che mi mancava al profilo olfattivo,
l’apprezzo al palato. Il primo impatto è quello di una big babol acidula – non considerarlo biasimevole, anzi - dalla beva
lasciva. In più, le altre belle qualità di un buon rosé: freschezza, non troppo
frutto, giusta vinosità. Tre elementi di un sorso davvero equilibrato.
Finale floreale e lievemente speziato, non
molto persistente, di un flacone che, in quattro, è durato un battito di
ciglia!
Ah ‘sti francesi, li fanno buoni i rosé.
Siamo a Bonnieux e non andiamo a mangiare due cosine da Edouard Loubet?
RispondiEliminaSi è fatto il tentativo alla Bergerie, ma era completo. Per il Gastronomico devo risparmiare ;)
EliminaPreso all’amo segnalo che M.C., “quella in rosa tra le vigne”, puoi ritrovarla in un altro film francese, una lunga Domenica di passioni, al film, bellissimo, dalle tinte volutamente poco accese, al limite del b/n probabilmente manca solo un po’ di rosa…
RispondiEliminaNon lo ricordo quel film. La Tipa, gran Topa, buca troppo bene il video e le riviste patinate come testimonial della maison D.
Elimina