E’ Chardonnay 100%, che arriva dalla Bussia
di Monforte, cru prestigioso di
grandi Barolo.
La vinificazione è “modernista”, ergo, botte nuova – un anno - e falegnameria al seguito.
E’ quasi oro, e l’annata calda si sente fin
dall’olfazione, che ruota, pressochè, tutto intorno all’evoluzione, negli anni,
della barrique “messa” in vetro. Ancorchè siano trascorsi lustri, il
timbro del legno è presente e indelebile. Un po’ di frutta tropicale – banana,
ananas e pompelmo – con varianti di vaniglia, nocciola e caramello, la prole
della tostatura del legno.
Al palato entra caldo e la simmetria con il
quadro olfattivo è totale. Il sorso è secco, grasso e, tutto sommato,
equilibrato. Nondimeno, mancandogli quel grip
di acidità, che gli imprimerebbe slancio, si rivela un po’ contratto nella beva,
frustata da 14 gradi alcolici.
Termina, caldo e persistente, su note di
ananas maturo, caramello e tabacco.
Se vi piace il “gusto internazionale”.
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