Forse non ho mai saputo scegliere
quello giusto, ma i miei trascorsi con il Vermentino del ponente
ligure, salvo rarissime occasioni, si sono sempre rivelati o banali, o ignavi,
con l’inevitabile considerazione finale: “… non cattivo, ma neanche buono, sa
di niente…”
Questo, viceversa, proveniente da una azienda,
a conduzione biologica, di Bastia d’Albenga, mi è piaciuto, tanto nei profumi,
quanto nei sapori.
C’è un bel timbro di cedro, misto a pompelmo,
con spunti di timo e rosmarino e una lieve mineralità marina.
In bocca ha freschezza da vendere e richiama,
con puntualità, i toni olfattivi, accordando maggior riguardo aI risvolti agrumati,
a discapito di quelli vegetali, e arricchendosi quanto a valenza minerale.
La chiusura, non poi così breve, mi lascia un palato con sfumature sapide.
La chiusura, non poi così breve, mi lascia un palato con sfumature sapide.
Profumi e sapori, il Vermentino che mi
piace.
Un bel luogo, una gran bella proprietà, diverse attività, una famiglia unita e simpatica, e ... vini buoni. Abbiamo un contributo in link
RispondiEliminahttp://armadillobar.blogspot.it/2015/02/due-chef-al-mercato-seconda-edizione.html