Gueux, Montagna di
Reims.
Un solo vigneto, poco
più di due ettari.
Una sola parcella, Les
Béguines.
Un solo vitigno, Pinot
Meunier.
Una sola annata, 2009
nel mio caso, non rivendicata in etichetta.
Solo legno, botti e barriques usate.
Un solo uomo, Jérome Prévôst che, nel 1987,
riprende la vigna della nonna materna e inizia a vinificare nel 1998 e fino al 2004 a casa di… un certo personaggio di Avize, al secolo Anselme
Selosse.
Nel
bicchiere è oro luccicante e luminoso, con perlage
fine e inarrestabile. Al naso è freschissimo, ricco e di fitta complessità.
Balzano alle narici aromi intensi e croccanti di crosta di pane, che mi
riportano a quelli, precisi, che sprigionava il vecchio forno a legna del mio
panettiere intento a sfornare le pagnottine ed io, piccolino e in calzoncini
corti e sandali, ad attendere un suo cenno, per poter gustarle in tutta la loro
fragranza. Si continua con tocchi floreali di camomilla e violetta, un
bell’agrume e una ciliegia rossa, un filo di miele, la nocciola tostata e un
poco di pepe.
Tutti questi elementi legati insieme, a doppio filo, da una pressante
carica minerale.
Ovvero
dell’eleganza e dell’ampiezza.
Al
palato è seta, a partire dalla bollicina - affettuosa e carezzevole – con
affinità al culmine con i riscontri olfattivi. Molto cremoso e filante, impressiona
per freschezza e profondità, equilibrio e verticalità. Con il legno ben
integrato – e se ve lo dico io che sento segherie a kilometri di distanza - ,
la bocca è nelle mani, salde, di una lama minerale che infonde precisione ad un
sorso elettrizzante e privo di caratteri ossidativi, con finale
intenso di caffè e nocciola, nonchè di persistenza incroyable.
Il
Pinot Meunier, vitigno grezzo, da taglio per antonomasia e assai raramente
vinificato in purezza, trova qui, chez Prévôst, la sua ragione
d’essere “solo”. La prova, provata,
che questo vitigno, nelle mani giuste - col manico
appropriato - non risulti così goffo e villano come qualcuno sostiene, ma possa
riservare grandi soddisfazioni.
L’allievo
supera il maestro? Sei mila flaconi, di non facile reperibilità, a metà prezzo
di quello Iniziale.
Altro che vita monastica, le beghine dal sorso facile per un "finale intenso di caffè", quando si dice a tutto pasto...
RispondiEliminaCiao
M 50&50
Hai ragione mon ami è la trasgressione tra le quattro mura: begardi, beghine, champagne e un ghiotto fine pasto.
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Gentili Commentatori, mi accorgo dai vostri commenti che del mondo beghinale conoscete solo gli stereotipi correnti, trasmessi nei secoli da quanti hanno tremato di fronte all'innovazione che questo movimento ha rappresentato ai suoi inizi per la storia della spiritualità e dell'emancipazione delle donne. Se non volete morire ignoranti (scusate la crudezza della frase, ma è detta con affetto) vi consiglio di guardare il video Le Beghine su youtube https://www.youtube.com/watch?v=3vTPxDJS_TA e se poi volete andare oltre di leggervi il libro Le Beghine. Una storia di donne per la libertà, edito da Gabrielli Edotori. Vi auguro ogni bene Silvana Panciera (che non ama gli pseudonimi, nè gli anonimati)
RispondiEliminaGentile Sig.a Silvana la ringrazio per il suo autorevole commento e accetto il suo consiglio, ergo provvederò a documentarmi. Su questi pixel si vola molto basso, ma senza derisioni né dileggi; solamente un pochino di goliardia tra amici... con un calice di champagne in mano.
EliminaBuona giornata
Il Duca-Mario B.
Navigando s'impara e l'orizzonte sembra allargarsi, un'etichetta avvolge una bottiglia e ci offre un pezzo di storia, una Silvana risentita ma garbata rinuncia alle bollicine per "difendere il territorio" è il bello del web.
EliminaM 50&50
Ti voglio bene Marco. Tocca sempre a noi comprendere e giustificarsi davanti agli altri e la chiudo qui. Prost
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Sarebbe prosit ma trattandosi di champagne ci sta anche il francese Alain!
RispondiEliminaC'erano beghine ad Alassio o hanno snobbato l'evento...
RispondiEliminaM 50&50
C'erano eccome se c'erano mancavi solamente tu.
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Qui in Romagna nessuna beghina ad accompagnare gli scampi al sale dolce, ma Cervia dopo trent'anni riserva comunque belle sorprese...nemmeno tu quindi hai colto l'anagramma...
RispondiEliminaM 50&50
No Marco non ho colto né i grammi né gli anagrammi, lo confesso.
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DJC6?
RispondiEliminaO hai trovato una beghina che ti ha fatto perdere la testa e il filo del blog...
Buona serata
M 50&50
Bentornato Duca, non credo ci saranno bocce del nostro Champagne preferito ;-) a Saluzzo ma vedo tanta roba comunque... ciao
RispondiEliminaM 50&50