I vini che
produce Rémy Pédréno in Languedoc sono splendidi e, anche questo millesimo, in rosso, non deroga.
E’ un assemblaggio, le cui percentuali variano, di qualche punto, di anno in
anno, con il Carignan sempre prevalente (circa il 40%), mentre Grenache, Syrah e
Mourvèdre, se la giocano, grosso modo, in parti uguali.
Forse la principale caratteristica – non l’unica,
sicuramente - è la freschezza dei vini di Rémy, in virtù dell’esposizione a
nord della maggior parte dei vigneti, esposizione che consente ai grappoli di
beneficiare e immagazzinare tutta quella freschezza.
Infatti, la prima sensazione che colpisce, dritto
al naso, è proprio di freschezza esplosiva, arricchita da sentori di ciliegia e
cassis, fragola e lampone, un tocco
floreale (rosa), completata da garrigue e
leggeri cenni di spezie.
Al palato, oltre a pregevole freschezza, è l’ampiezza
e il nitore degli aromi a dettare il ritmo, con la riprova della stesura
fruttata, che qui riflette, maggiormente, quella scura, nonchè l’emergere di un
cotè speziato, che mi ricorda la Borgogna.
Sorsi compulsivi, di gran cesello e di fine
equilibrio, dai tannini aggraziati, per un finale lungo, ricco di liquirizia e
spezie, arancia e frutta scura.
Bevuta leggiadra
e di luminosa tensione, in 12,5 di silhouette
alcolica.
Nessun commento:
Posta un commento