Uve provenienti dai prestigiosi villaggi
Grand Cru di Avize, Bouzy, Le Mesnil-sur-Oger, Trepail e Verzenay, per un blend sostanzialmente diviso a metà –
fatta salva qualche minima correzione percentuale - tra Pinot Nero e Chardonnay.
I vini della casa non svolgono mai
malolattica, per preservare la freschezza e sviluppare maggiormente
l’espressività degli aromi. Dégorgement
in dicembre 2014, ergo, lunghissima sosta sui lieviti, con dosaggio a 8 gr./lt.
Freschezza e maturità che ben coesistono in
un naso, fortunatamente solo all’inizio, di forte impatto boisé. Pochi attimi di respiro e la boccia, liberandosi dal velo
legnoso, espone il suo corredo: miele e frutta secca, lieviti da forno e
note fruttate – mela e tanti agrumi – con delicato incipit minerale e nervature
tostate.
Bocca ampia, che ribadisce le sensazioni mature,
già incontrate in ambito olfattivo.
Molta frutta candita – cedro, arancia e
albicocca – e diffuse note minerali, con incipienti impronte oxyd.
Chiude speziato, con qualche flessione circa
la tensione del sorso e la sua persistenza.
La maison ha accettato la sfida anche per questo millesimo che, l’ho scritto più volte,
continua a non convincermi e, a tutt'oggi, ogni bevuta non dissipa i miei interrogativi.
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