A
poco più di 30 km
dal suo domaine a Sancerre,
Alphonse Mellot, prova qui a rivitalizzare un vigneto dimenticato, coltivandovi
Chardonnay e questo Pinot Nero. Si tratta di vigne che hanno un’età compresa tra 12 e 16 anni, con il vino che rimane sur lie per una decina di mesi.
Agli
occhi è rosso rubino brillante. Il naso è fresco, semplice e, in verità, poco
espressivo. E’ segnato da fruttini di bosco – mora e ribes nero - ma pinotnereggia pochino, con la speziatura
quasi assente.
La
bocca, poco ampia, riprende, grosso modo, il carattere olfattivo, decisamente
ad appannaggio della parte fruttata - comunque troppo semplice – con il tenore
alcolico che, ad intermittenza, va un tantino fuori scala. Speziatura e
mineralità, praticamente, non pervenute. Gli manca corpo ed equilibrio.
Un
po’ troppo semplice – ho forse abusato dell’uso di questo articolo - e con
qualche penitenza di troppo, questa
bottiglia.
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