1543, la
più antica stube di Bolzano.
Ora anche enoteca, wine bar, aperò.
Il liquido compagno di viaggio
Polipo e seppioline stufate su polenta di Caldaro,
confit di pomodori datterini, chips di polenta,
olio al basilico.
Giustezze & croccantezze.
Ravioli d’erbette con ripieno alle animelle di
vitello su crema di zucca.
Contrasto ed equilibrio.
Tagliolini con ragù di coniglio, brunoise di verdure e tartufo Scorzone
Pulizia di sapori.
Crème brulée di castagna con gelatina ai cachi e
gelato allo yogurt naturale.
Il
dolce ha rappresentato la degna chiusura di un percorso gustativo dove tutto è
risultato impeccabilmente al posto giusto, senza indecisioni, senza sbavature.
A partire dall’accoglienza, passando per un servizio cordiale e puntuale, privo
di affettazione. Una
sosta meritevole.
Le
sbavature, enormi, stavolta me le accollo io, giacchè le foto non restituiscono,
assolutamente, legittimo merito alla bellezza e alla precisione dei piatti.
Di ciò faccio pubblica ammenda, in primis, con il ristorante e con i lettori.
Di ciò faccio pubblica ammenda, in primis, con il ristorante e con i lettori.
Incuriosito sono andato a curiosare, sembra che le mura della cantina risalgano al 1280...bello
RispondiEliminaM 50&50
Sei sempre sul pezzo, Marco.
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