La
scorsa settimana, mi sono imbattuto, in questo ultimo flacone, presente in
carta di un ristò, per altro ad un prezzo molto onesto. Ci siamo
guardati e, giacchè ultimamente, su queste pagine, le cuvée numerate dei
fratelli Clicquet, non stanno facendo faville, ho voluto riprovare questa 733.
Avendone bevute parecchie – sempre convincenti - negli anni passati, mi
incuriosiva testare la boccia a cinque anni abbondanti dalla sboccatura (terzo
trimestre 2008).
Questa
cuvèe - vendange 2006 per il 78
percento e vini di riserva a saldo – è cosi composta: 52 parti di Chardonnay,
24 sia di Pinot Nero che di Pinot Meunier, con dosaggio da extra-brut (2,5 gr/l).
Nel
calice è oro luminoso, caldo, con perlage
finissimo e prolungato. Il profilo aromatico si apre su note, ben definite,
di crema pasticcera e frutta – mela, pera e cedro – e prosegue con cenni di
camomilla, miele e nocciola. Emerge, per un attimo, un tocco floreale, repentinamente
messo all’angolo da superba vigoria gessosa che occupa, quasi totalmente, le
narici.
L’impianto
gustativo si distingue per una coinvolgente cremosità, unita a dinamica freschezza,
che mi ha colto di sorpresa. A cinque anni dal degorgio, l’acidità è ancora tagliente
e costituisce ancora elemento fondante e tutt’altro che scontato, poichè, in questi casi, non è
infrequente ritrovarsi con una bottiglia piatta, spenta.
Il
palato richiama, con coerenza, la trama olfattiva. Una mineralità svettante,
si intreccia, accuratamente, con le espressioni agrumate, anche candite, che si stanno, comprensibilmente, spostando su gradini terziarizzati. Terziarizzazione, non
ossidazione. La verticalità del sorso consente di apprezzare una struttura complessa,
equilibrata e mai cedevole, mai stanca. La chiusura - fresca, profonda e di lunga
persistenza - è fortemente connotata dalla sapidità gessosa e da rimandi di humus e funghi.
Le
conferme sono andate aldilà delle attese. Sicuramente l’ottima conservazione ha
pesato e anche il fattore C - sempre indispensabile - ci ha mezzo lo zampino.
Ribadisco
quanto già sostenuto in passate occasioni, la 733 e la 734 sono di alt(r)a stoffa.
Ho
scritto di altre cuvée numerate di Jacquesson a questi indirizzi:
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