Sempre in Francia, ancora in Provenza, per un
altro rosé bio, assemblato con 70 Grenache, 20 Cinsault e saldo di Clairette.
Attacca con un bel naso, ricco di fragolina e
ciliegia, un tocco di anice, fiori bianchi e delicata speziatura. La paletta
aromatica si mantiene, con ordine, anche al palato, dove sono ben avvertibili le
impressioni olfattive, dimostrando, inoltre, discreta complessità. Non sempre,
tuttavia, sa frenare lo slancio alcolico (13.5°) il quale, in più di
un’occasione, sculetta
pericolosamente, facendo perdere, sensibilmente, leggiadria al sorso.
Chiude con modesta persistenza, con leggeri risvolti
balsamici e speziati.
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