venerdì 24 febbraio 2017

Corbon Champagne Anthracite Brut s.a.




Ha sostituito, da qualche tempo, la cuvée prestige, ma solo nel nome. Infatti, inalterate sono le percentuali dell’assemblaggio: metà Chardonnay, l’altra metà divisa equamente tra Pinot Noir e Pinot Meunier.
Legno e acciaio, presa di spuma nel 2011, oltre 4 anni sur lattes, niente malò, sboccatura giugno 2015.

Naso di piacevole freschezza, tuttavia solo discreto, quanto ad intensità di aromi: limone, burro, qualche umore floreale e una ossatura minerale che sembra promettere bene, in virtù della bacca bianca proveniente direttamente da Avize.

In bocca le promesse minerali trovano diffusa conferma – è tanta la gessosità - e soccorrono un sorso, il quale non brilla che per poche altre peculiarità, anzi, si perde anche un filo in allungo. Resta l’impianto minerale, il quale, sostanzialmente da solo, non riesce e dare tutto quel respiro che mi attendevo, che auspicavo.

Ritornerò su Anthracite, ancorchè, provato a più riprese, durante diverse degustazioni, mi abbia lasciato più di un punto di domanda.


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