lunedì 25 gennaio 2016

Clos Lapeyre Jurançon Sec Mantoulan 2010




Pirenei atlantici, sud e ovest della splendida cittadina di Pau, capoluogo dipartimentale. Cinque i vitigni di queste lande: Petit e Gros Manseng, Lauzet, Camaralet e Courbu.
Questa azienda, ora condotta da Jean-Bernard Larrieu, fa parte, da sempre, dell’élite della denominazione e Mantoulan, altro non è che il nome del lieu-dit.

In questo assemblage, il Petit Manseng fa la parte del leone (70%), con il Courbu e il Gros Manseng per un 15% a cranio. Vinificato in versione secca, il nostro viene “allevato” per 18 mesi in fûts, dopo la malò.

Il naso è dritto e freschissimo, con un evidente profilo esotico – ananas, guaiava e mango – tocchi di limone, pompelmo e fiori gialli, con una forte, quanto affilata, declinazione minerale.




L’attacco al palato è davvero teso e coerente con le premesse olfattive, cui si aggiungono aromi di nocciola e di mela cotogna, mentre aumenta, con l’ossigenazione, il peso agrumato.
In questa boccia la splendida acidità sa gestire benissimo una grande struttura, per un sorso elegante - eleganza è la peculiarità del Petit Manseng – e di ottimo equilibrio.
Bevuta precisa e molto salivante, dal finale lungo e cristallino, ricco di tantissima mineralità pietrosa, limone e nuances di tartufo bianco.

Un vino di carattere, già stimolante ora, con un potenziale enorme, spinto da materia e da trama acida formidabili.
Un vino, di territorio, che sa dove vuole andare.


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