Patrick Uccelli pratica la biodinamica, dalle
parti di Salorno. Poche e molto buone bottiglie di Gewurz, Pinot Bianco e
questa – la numero 79 di 1316 bottiglie prodotte - di cui ti racconto oggi.
Scarico di colore e ricco di classici profumi
– classici ma di elegante pulizia – dal lampone alla ciliegia, dal ribes al
mirtillo e alla fragolina, con una iniziale riservata timbrica speziata che,
con poche successive roteazioni, acquisirà una dimensione piacevole, netta,
senza assumere rilevante pungenza.
Il profilo si completa di una affascinante
mineralità pietrosa, arricchita da note di erbe di montagna e nuances di tabacco.
La bocca, morbida, si mantiene ben sintonizzata
con lo spartito olfattivo, evidenziando progressione tanto per la frazione
fruttata, quanto per quella minerale e beneficiando anche di un plus di aromi
quali rabarbaro, cannella e resina.
Sorso di buon equilibrio e complessità in fieri, cui è mancato un filo di
acidità, ancorchè, ammetto, ciò non abbia affatto condizionato l’agilità di
beva. Il finale, di raffinata persistenza, si fa apprezzare per ritorni di
frutta scura e fitta balsamicità.
Per me, uno dei migliori PN di quelle parti.
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