Quando attraverso il confine, vado
regolarmente alla ricerca dei vini corsi, bianchi, rossi, o rosè, poco importa,
so che casco sempre bene. E mi piacciono una cifra.
Di questi tempi poi, quel colore è quasi d’obbligo.
55% di Niellucciu, 45% di Syrah, pallidissimo, appena un’ idea di rosa, ed è subito seduzione.
Naso freschissimo, delicato, eppur preciso,
di violetta e di rosa, netto di piccoli frutti rossi e di pesca, trasuda spezie e
mineralità marina.
In bocca è equilibrato e coerente, c’è tensione
ed eleganza. Molto asciutto il sorso, che ripresenta ribes e lampone, fragolina
e zenzero, con tanta sapidità.
11,5 gradi di profondità e piacevoli
persistenze.
Jean-François Renucci si definisce crèateur producteur e lo timbra in etichetta.
Bevi questo rosé, ne avrai conferma.
Sorprendente con battuta di fassona.
Dopo la sorprendente battuta di fassona, Duca, mi consenta una battuta meno sorprendente, ma questi vini corsi, più che vini della corsa, sembrano vini da acquistare di corsa...lei che ha fiato, non potrebbe lasciarne una cassa a mio nome dal...
RispondiElimina...no guardi, passo io, che errore imperdonabile stavo facendo, un rosé che profuma di rose non durerebbe a lungo nella città dei fiori...
Provvederò, non appena capiterò da quelle parti.
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