Rosso rubino spiazzante. Piacevolmente. Osservando
il tappo, direi imbottigliato ieri pomeriggio, già verso sera.
Al naso è la quintessenza della giovinezza, ma anche riservato e forse
diffidente.
Si concede poco a poco, sospettoso e con
circospezione: prugna e marasca sotto spirito, sbuffi di rosa appassita, scatola
di sigari e umori speziati.
Guardingo e contratto, ma di portamento
elegante.
La classe del lieu-dit emerge al palato, vestendolo di tutto punto e
confezionando sorsi di raffinato piacere. Si intensifica aromaticamente,
inserendo arrangiamenti balsamici e
di sottobosco, alle impressioni olfattive, diventate, via via, più nette e
avvolgenti.
Tessitura di prestigio e acidità svettante, bilanciamento
alcolico ed eleganza tannica, per un lungo epilogo, con armonici rimandi di
tabacco ed eucalipto.
Impressionato dalla giovinezza di questa
bottiglia, la quale, appurate le premesse, lascia presagire tanto una lontanissima,
e lentissima, evoluzione, quanto un radioso futuro.
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