mercoledì 17 maggio 2017

Caprili Rosso di Montalcino 2014




La prima volta con questa azienda, per un RdM che mi ha lasciato più di una perplessità, complice sicuramente un’annata molto complicata, per non dire disastrosa, con piogge incessanti e parecchi grattacapi di maturazione e marciumi vari.

Registro olfattivo abbastanza restio, a tratti inafferrabile, con pochi profumi: qualche cenno di viola, di delicato quadretto fruttato – lampone, mora e amarena – e, onestamente, poco altro.

L’assaggio conferma la fievole e sfuggente silhouette olfattiva, con l’alcol che, ad un certo punto, indossa i panni del protagonista, con qualche scatto fuori scala.
Livello della boccia che scende poco a poco, con sorsi evanescenti e di fragile consistenza, per giunta, indeboliti dalla possente dote alcolica.

Senza generalizzazioni, è, comunque, in linea con quanto mi aspettassi, sotto certi aspetti, da quel balordo 2014. Certo, qualcosina in più, ci poteva stare …
Ancorchè una rondine non faccia primavera, lascerò ancora riposare l’altra boccia rimasta, non fosse mai. Temo, tuttavia, non sia solo questione di tempo e di vetro, per troppe incognite, o forse certezze, che pesano, come macigni, su quell’annata sciagurata.


Nessun commento:

Posta un commento