Il Cerequio - una splendida collina ad
anfiteatro, esposizione sud, collocato tra i comuni di Barolo e La Morra – è
uno dei cru più prestigiosi, e
storici, di Langa.
Una meravigliosa balconata, dalla quale si
ammirano i vigneti di Monforte, Barolo e Castiglione Falletto.
In questa borgata, l’azienda Michele Chiarlo,
attraverso una sapiente opera di restauro, ha riportato a nuova vita il Palas, le
cui origini risalgono al 1781.
E’, a tutti gli effetti, il primo Relais
dedicato ai cru del Barolo.
Mantenendo l’impianto architettonico originale, si sono
ricavate inizialmente quattro suite (poi diventate 9), ognuna con il nome di un
cru di Barolo, area wellness, piscina a sfioro e ristorante. Spazio all’arte, inoltre,
con le opere di Giancarlo Ferraris.
La porta di accesso a
quello che è un vero e proprio caveau...
...con prima tappa nella Enoteca Vertigo.
Una raccolta di circa 400 etichette, con impressionante profondità di
millesimi, dei principali produttori di Barolo e alcune pregevoli escursioni nella Champagne.
In degustazione e in vendita.
Lo scintillìo degli occhi, per una visione altamente emozionante, lo raggiungo proseguendo e arrivando al caveau. Dapprima incontrando questi reperti storici, due vere e proprie perle:
custodito nella teca, un preziosissimo,
quanto ormai rarissimo esemplare del libro dell'agronomo Lorenzo Fantini, il quale, già nel 1880, contemplava
il cru Cerequio e lo qualificava come “posizione sceltissima”...
...e l'antica campana della Borgata Cerequio
Ed eccoci, finalmente, nel cuore del caveau...
...la cantina storica dei Barolo di
Michele Chiarlo, che si fregia di circa 6000 bottiglie, dal 1958, il primo anno di produzione, a oggi.
Collezioni verticali
complete di Cerequio, Cannubi e altri Barolo dell'azienda, comprese
alcune storiche bottiglie, in formato Magnum e Jeroboam.
Il percorso si
conclude nella “Sala dei Sensi”…
...la splendida sala
degustazione
Ci guida Roberto Stroppiana, garbato e inappuntabile Direttore del Relais
I magnifici 4 della degustazione
Da sinistra verso
destra: 1993-2005-2011-2012
Bottiglia in stato di grazia, di bouquet affascinante, al cui interno spicca, in primis, la statura balsamica, vivissimo di frutto – mora,
prugna e marasca – erbe officinali, china, cenni ferrosi. Equilibratissimo, di beva
irresistibile. Mentolato e lunghissimo.
Ispirato.
Vinosità e succosa freschezza acida. Slanciato
di frutta scura, marasca sotto spirito, cacao e fungo, morbida linearità balsamica, rosa e spezia. Intensità
e pulsione tannica.
Lunghe e avvolgenti vibrazioni.
All’inizio dell’età evolutiva, fresco e arioso, timbrica floreale e fruttata, incedere minerale e deciso passo balsamico, cenni di goudron e liquirizia.
Sviluppo incalzante, bocca affilata, di tannica eleganza.
Convincente dinamismo espressivo.
L’ultimo della batteria, il 1993, è quello
che dimostra tutti i suoi anni.
Intendiamoci, ben portati, tuttavia di matrice olfattiva che ha intrapreso sentieri ossidativi. Ergo, naso evoluto e molto avanti: foglie bagnate, fichi sciroppati e sherry.
Intendiamoci, ben portati, tuttavia di matrice olfattiva che ha intrapreso sentieri ossidativi. Ergo, naso evoluto e molto avanti: foglie bagnate, fichi sciroppati e sherry.
Terziarizzazione più controllata al palato: tartufo e cacao in polvere, fiori secchi,
scatola di sigari e sfumature speziate.
Meditativo.
Con immenso piacere ringrazio Erica Galardo,
Responsabile Commerciale Italia e Brand Ambassador, Roberto Stroppiana,
attento e preparatissimo cicerone e, ultimo, ma non per ultimo, la famiglia Chiarlo, per l'ospitalità.
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