In questa vigna, a poche centinaia di metri
dal mare, mi ci portò Nino in persona, alcuni anni fa, precisamente alla metà
di giugno 2013, allorquando decisi di andarlo conoscere.
Passeggiare tra quei ceppi trentennali, respirando
e annusando profondamente, per captare tutti i profumi, mentre la brezza marina
ti culla e ti coccola …
Vibrazioni di mare e di scogli, cedro e
albicocca, alghe e iodio, mandorla e salsedine, ginestra ed erbe isolane.
Naso deciso e preciso, bocca slanciata e
sgrassante, equilibrio e zero sbavature.
Bello l’allungo, di salmastra persistenza,
con chiosa di sale e zafferano.
Ritrovare nel calice, naturalmente, e come
logico continuum, le sensazioni
vissute in vigna: questo è bere Nino Barraco, dando senso compiuto a
una passeggiata tra i filari.
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