Marsala, Contrada Samperi. Non per caso, neanche per
sbaglio. Difficile da scovare. La conquisti solamente in virtù (o per causa) della
tua testardaggine, solamente perché sai cosa stai cercando.
Qui c’è l’azienda fondata da Marco De Bartoli, per
qualcuno “il restauratore del Marsala”. Già, Marco De Bartoli…E’ lui il papà di
questo riuscitissimo matrimonio tra uve Grillo e Zibibbo (Moscato di
Alessandria), che vi concorrono in parti uguali e macerano a freddo per circa
24 ore.
Prima di affondare il cavatappi, osservo l’etichetta
e questo disco arancione pare svelare, in anticipo, cosa mi riserverà questa
bevuta. Troppo superficiale e riduttivo il richiamo al sole, ma anche alla luna
piena. Per associazione di forma e colore, vado oltre e penso agli agrumi, alle
albicocche, alle pesche gialle, alla frutta secca disidratata…La stessa parola
Vento è accarezzata e ingentilita dal suo respiro che evoca la brezza marina, la
mineralità, le saline.
Avido di convalide, apro e verso. Sulle mie narici
si arrampica una cifra notevolissima e affascinante di lavanda. E basta.
Etichetta bugiarda? Passa un quarto di ora e i profumi arrivano tutti - uno
alla volta prima, insieme poi - alternandosi e articolandosi in un gioco di
interscambio e compenetrazione tra intensità, acidità e dolcezze, aromaticismi, mineralismi.
In bocca c’è l’impasto autentico tra velluto,
morbidezza, tensione, salinità, che creano (e vivono in) un Grande Equilibrio.
Un sorso che colpisce e impressiona – in modo solare, sì – anche per struttura
e persistenza (e sto scrivendo del vino “basico”).
Un sorso fedele – in etichetta, al naso, in bocca - così
come fedele è questa intera famiglia, conosciuta poco tempo fa – Renato e
Giuseppina nello specifico. Alcune ore in compagnia per cogliere, tra le righe,
aspetti capitali del loro agire e per persuadermi che il DNA di Marco è più che
mai presente e vive nella mente e nell’anima dei suoi figli e li ispira e li
guida nel loro quotidiano.
Marsala, Contrada Samperi, De Bartoli. Non per caso, neanche per sbaglio.
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