E’
il "biglietto da visita" di questa maison
n.m., fondata nel 1864, con sede ad Epernay, nella Vallata della Marna. Niente
malolattica per questo assemblaggio, formato dai tre vitigni classici – Chardonnay
46%, Pinot Noir 29% e Pinot Meunier 25% - che frutta, all’incirca,
duecentocinquantamila bottiglie.
E’
di un giallo oro, con l’effervescenza abbastanza fine. Il naso si apre su
sentori dolci, frutta secca, albicocca e pesca, agrume e biscotto.
La
medesima connotazione dolce caratterizza i primi sorsi – 9 grammi/litro di
dosaggio - ancorché presenti un buon livello di freschezza. Da metà boccia in
avanti, assume una discreta ampiezza e sale in cattedra la spalla del Pinot Nero a
conferire struttura e complessità. Il sorso scorre snello – non molto lungo e
di media persistenza - sostenuto da piacevole acidità e si conclude, anche qui,
su note, zuccherate, di agrumi e frutta esotica.
Si
tratta del classico champagne “fatto bene”, enologicamente parlando, che finisce
per mettere d’accordo un po’ tutti; raramente, chi come me, cerca e
predilige più verticalità e meno stucchevolezze.
Nondimeno,
non mi mette, affatto, d’accordo circa il suo prezzo, giacchè supera, di gran
lunga, i trenta euri nelle enoteche francesi (non oso immaginare presso le
nostre). A queste tariffe so trovare altro, e di meglio; viceversa, per avere un
altro prodotto, sostanzialmente corrispondente, vedo scendere, con percentuali
in doppia cifra, l’asticella del prezzo.
A San Valentino la verticalità va cercata, ma un po' di stucchevolezza è inevitabile, noto con piacere % nominate, meglio così, ti preavverto che ti "ruberò" mezzo descrittivo in uno dei prossimi post
RispondiEliminaM 50&50
A S.Valentino è già tanto evitare ...asperità. Quanto alle % se la maison le indica, solitamente le riporto. Circa il furto ne hai facoltà.
RispondiEliminaCiao grazie.
Il Duca