Il marchese ne fa un botto di questo rosé –
100 mila bottiglie, oltre la metà dell’intera produzione – ma le fa bene e di lodevole
regolarità qualitativa.
E’ un gran “mischione” francese – un’orgia
enologica - fatto con Cinsault e Grenache, Carignan e Clairette, Rolle e Syrah.
Un naso immancabilmente di gran freschezza,
parte floreale a canna, con rosa e violetta ammalianti, lasciando campo, in seguito,
alla quota fruttata, che si impossessa delle narici, con pesca gialla, arancio
e pompelmo rosa, lampone e ribes. Una decisa ventata marina, rifinisce la partitura
olfattiva.
La gratificazione continua al palato, preciso
e coerente. Gli aromi fruttati, ben amalgamati con quelli floreali, guidati da
splendida acidità e basso titolo alcolico, determinano sorsi spiccatamente golosi
e compulsivi.
Finale secco, con aliti di mare e brezza di
rocciosa sapidità.
Tagliere di salumi, seguito da salsiccia - by monsù Ciano - in padella, per l’ennesimo e ottimo rosé che scorre bene, non solo in estate. Giusto
sopra il deca.
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