Un classicone, un Barolo di Barolo,
rigorosamente botte grande, 36 mesi, frutto dell’assemblaggio di tre vigneti - La
Volta, Coste di Vergne e Fossati – ergo,
tre differenti terroir, diversi tanto
per esposizione, quanto per altitudine.
Il risultato? Splendido, ovvio.
Bel rubino trasparente, per un naso ricco e
armonico: sottobosco, rosa e violetta, frutta rossa in doppia cifra – fragola e
lampone, ciliegia e prugna – e più di uno spunto speziato.
Bocca di equilibrio e droiture. Tutti gli umori del naso, con l’aggiunta dell’arancia
rossa e cenni di china e rabarbaro. Tannino fitto e vellutato, struttura sì, ma
senza ingombri.
Si distende bene anche in lunghezza, con fraseggio finale di agrumi
e chiodi di garofano.
Il carattere tosto del fratellino – si fa per
dire - del Bricco delle Viole.
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