Eccoci nei terreni calcareo-argillosi della Val Nervia. Antonio Perrino è
vignaiolo storico e portabandiera della denominazione. Nino Testalonga, così lo
chiama la gente del luogo, mantiene stretto ed intatto il legame che ha con le
sue vecchie botti di rovere nonché i lieviti indigeni.
L’annata
in questione è, quasi unanimemente, considerata il più grande millesimo della
denominazione degli ultimi trent’anni.
E’
di un rosso elegante. Suadente già dal naso, mi ricorda tanto i pinot
borgognoni!
Fiori, ciliegia e lampone, speziature accentuate e rabarbaro
tratteggiano il quadro olfattivo. Una suggestiva nota marino-iodata che sale,
sale, sale. Inconfondibile la folata di resina.
Al
palato è caldo e vibrante, ricco di frutto, speziatissimo, salmastro e salino.
Si avverte un leggero sbuffo alcolico. Vena acida rilevante. La beva è fresca,
raffinata e persistente. Chiude lungo.
Millesimo
in evoluzione. Lasciamolo ancora riposare, ha voglia di invecchiare. Tanta.
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