lunedì 2 giugno 2014

Doc Carso Malvazija 2008 Čotar





Un macerato, la cui macerazione - mai oltre i dieci giorni - non inficia il varietale e non lo rende greve e molesto. In questa azienda si interviene il meno possibile e questo “fare poco” è già tanto: niente enzimi aggiunti, in fermentazione niente raffreddamento del mosto e zero zolfo, solo lieviti autoctoni e zero filtrazioni.

La cromia è ambrata, luminosa e leggermente opaca.
Il naso, oltre la tipica aromaticità del vitigno, regala forti tinte minerali, rocciose, resina e ginepro, con una elevata cifra di frutta matura, anche tropicale – albicocca e pesca gialla, ananas e mango - e fresche ventate marine, speziate e vegetali (netto il rosmarino).

Al palato è ruvido, non rozzo, non scontroso, quel ruvido che sa farsi apprezzare. L’assaggio rivela carattere e corpo, con la parte olfattiva che si ripropone speculare e convincente. Il sorso è molto secco, dritto e profondo e assume eleganza anche nella sua carica tannica, assai bilanciata. Termina decisamente persistente toccando vette di sapidità e balsamicità, con speziature mescolate a sapori di incenso.

Una bevuta impegnativa, lontana dal cibo, con l’aggettivo emozionante che, oggi, calza di bella.





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