Disporre
di vigneti tutti iscritti a registro docg Brunello e scegliere di destinarne - “declassarne”
- una parte a Rosso, la dice lunga sulla filosofia e sul modus operandi di questa azienda. Punto e a capo.
Cattura,
immediatamente, quel rubino brillante e cristallino. Tipicissimo, fin dal naso,
veramente fragrante, che si apre con una bellissima viola e prosegue, sprigionando
la parte fruttata, con definiti sentori di arancia e ciliegia, mora e amarena. Chiude
su sensazioni di spezie dolci e un inciso di tabacco, elegantemente cesellato.
All’assaggio
si conferma perfettamente in linea - speculare - con le dichiarazioni
olfattive. Entra caldo, ma assai fresco e goloso. Si dimostra verticalissimo -
acidità graffiante – e tannini molto tesi. Emerge l’atteggiamento fruttato -
ancora tanto succo - che si accompagna alla connotazione speziata e con il
tabacco, rieccolo, che sale sul gradino più alto del gusto e ti conduce, educato,
ma accattivante, fino alla fine del flacone. Giusta struttura ed equilibrio da
manuale, per un sorso impressionante quanto a snellezza e vivacità di beva,
profondo e molto durevole, seriamente appagante.
Pulito e preciso, dall’inizio
alla fine.
Un
“piccolo” Brunello, al prezzo di un Rosso, quattordici euri franco cantina. Siete
ancora seduti?
Ho
raccontato il loro Brunello di Montalcino 2006 a questo indirizzo:
Nessun commento:
Posta un commento