lunedì 28 luglio 2014

Vdt Rosae 2012 Giuseppe Rinaldi




La zona di elezione di questo vitigno, presumibilmente di provenienza borgognona, è il Monferrato, tuttavia il Citrico ne estrae circa duemila flaconi da barbatelle impiantate nel 1989, alla Ravera, a Barolo.
E’ classificato come vino da tavola giacchè, in Piemonte, è la dizione consentita, e obbligata, per tutti quei vini le cui caratteristiche non rientrano nei disciplinari ammessi.

Alla vista è rubino intenso, massiccio, con brillantezze porpora.
Al naso sprigiona, subito, il frutto – ciliegia, lampone e pesca – e un bel tocco floreale – nomen omen – di rosa, innanzitutto, ma anche di ciclamino. Non passa molto e viene fuori un preciso e rigoroso profilo minerale-balsamico, con venature speziate e vegetali.

L’attacco al palato, fresco e vinosissimo, con lampone e ciliegia croccanti e imperanti, annuncia, pienamente, l’allineamento con il quadro olfattivo. Splendida acidità, salivazione a nastro, soddisfacente e fitto piglio tannico, beva killer, sono gli ingredienti che hanno segnato questo sorso, la cui chiusura è stata lunga e persistente su cenni minerali e speziati.

Eh sì, proprio un vino da tavola, che ha onorato l’accoppiata con l’erbazzone.


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