giovedì 27 giugno 2013

Docg Chianti Classico 2005 Castell'In Villa





Questo è Sangiovese centopercento, senza altri tagli pur ammessi dal disciplinare, e affina in botte grande per dodici mesi.
E’ di un bel rosso rubino brillante e il naso é quello classico, articolato, multistrato del Sangiovese. Ritrovo belle note floreali dominate dalla rosa e dalla viola, seguite da frutti rossi – ciliegia e lampone in primis – e sottobosco, con un bel timbro speziato e un tocco di tabacco.

In bocca c’è grande freschezza ed armonia. Si coglie la splendida materia accompagnata da intensità, equilibrio e precisione assoluti. La conferma al palato é piena e totalmente convincente. Il sorso é avido, persino vorace, con il frutto che si distende leggiadramente e lascia filtrare una vellutata speziatura di cannella e macis. Tannini agili, con una spina acida sugli scudi che assicura slancio ad una bevuta già appagante di suo. Il finale, finemente persistente su note balsamiche e di tabacco trinciato, mi lascia in eredità il ricordo di una bevuta gratificante che crea felice dipendenza e la boccia, ahimè, é vuota.

sabato 22 giugno 2013

Doc Verdicchio di Matelica 2011 Collestefano






Questo é il frutto di tredici ettari di vigna in regime biologico, da sempre. Il vino si presenta di colore giallo paglierino con bagliori verdognoli. Lo spettro olfattivo é intenso e sfaccettato con note che vanno dalla frutta bianca – mela, pompelmo, banana – all’erba falciata, al biancospino, alla salvia ed alla menta. Dopo una breve ossigenazione é la mineralità – peculiare del terroir di Matelica - che si impone con accenni marino-rocciosi e salati.

L’impatto gustativo é coerente fin da subito. C’é fragranza, armonia ed equilibrio, con un mirabile slancio acido-sapido. Il sorso é elegante, con una freschezza da oscar che stimola e sollecita - senza soluzione di continuità - la beva. Il finale é lungo, con decisi e vigorosi segnali minerali e marini – sfumature di ostriche nello specifico.

Si trova attorno ai settebarraotto euri, anche sul sito aziendale. Serve altro?






lunedì 17 giugno 2013

Aoc Haut Médoc Cru Burgeois 2001 Chateau Arnauld






Siamo ad Arcins, sul confine con Margaux, e Chateau Arnauld si trova nel cuore del triangolo formato dalle denominazioni celebri di Margaux, Moulis e Saint-Julien. Gli attori di questo assemblaggio sono il Cabernet Sauvignon nella misura del 40 per cento, il Merlot per il 55, con piccolo saldo di Petit Verdot.

Nel calice mi attende un rosso rubino brillante. Al naso parte molto fruttato, con aromi di frutta rossa matura dominati da ciliegia e lampone, rimandi di agrumi e pesca ed una leggera nota vanigliata.

Al palato l’attacco é elegante, strutturato e presenta un sostanziale continuum con il ventaglio olfattivo. Ritrovo buon equilibrio, tannini setosi e giusta acidità. Purtroppo, trascorsa una mezz’ora, la vaniglia si appropria del proscenio e si liberano irritanti e scomposte note legnose che frustano e ostacolano fortemente la beva, relegando il frutto in posizione decisamente marginale.
Quel dommage.



mercoledì 12 giugno 2013

Doc Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2011 Terre Bianche






Nel calice un giallo paglierino brillante. Al naso rilascia delicati e gradevoli aromi di fiori bianchi – biancospino e ginestra – e di frutta - pompelmo e ananas - con lievi richiami al mare.

In bocca l’attacco si distingue per buona freschezza, con una sostanziale affinità al quadro olfattivo e discreta acidità. Sottili rimandi iodati e minerali chiudono un sorso equilibrato e di beva scorrevole, tuttavia non molto persistente, per non dire corto.





venerdì 7 giugno 2013

Doc Alto Adige Kerner 2010 Obermairlhof





Il viticoltore Alois Ochsenreiter, titolare di Haderburg, possiede presso il maso Obermairl, giusto sopra Chiusa, nella Valle Isarco, questa seconda azienda i cui vigneti, condotti in biodinamica certificata, si estendono per circa 3 ettari. Le piante sono giovanissime - 8 anni - e questo é il secondo millesimo prodotto. Il Kerner é l'incrocio, nato nel 1929, tra la schiava grossa ed il riesling renano.

Nel calice un giallo verdognolo, le cui iniziali note floreali cedono il passo a puliti sentori fruttati che rimandano agli agrumi, ai frutti tropicali – papaia e maracuja, lime e ananas. L’aromaticità risulta fine e delicata, lontana da toni esasperati e finti.

L’impatto gustativo é caratterizzato da un’elegante freschezza e bella armonia. E’ precisa e definita la rispondenza con l’olfatto, con i ritorni di frutta tropicale, impreziosita da una vena minerale davvero pregevole e costante. Tutto questo impianto é impreziosito da un’acidità che conferisce ulteriore spinta ad un sorso già invitante, goloso e persistente di suo. Crea dipendenza.




domenica 2 giugno 2013

Igt Toscana Pian del Ciampolo 2010 Montevertine





Il Ciampolo, come lo chiamano a casa Manetti é il vino da bere giovane – anche con qualche annetto sulla gobba non guasta, anzi - senza star lì a porsi troppi interrogativi.
L’assemblaggio é composto in gran parte da Sangioveto – 90 percento – con Canaiolo e Colorino che saldano nella misura del cinque percento a cranio. Effettua la fermentazione in vasche di cemento per 25 giorni, cui seguono dodici mesi in botti di rovere di Slavonia e si affina per altri sei in bottiglia.

Si presenta di un bel rosso rubino molto trasparente. Il naso, molto tipico e  varietale, regala fiori – viola soprattutto - e frutta – ciliegia e ribes. Non solo, ché sono avvertibili anche note erbacee e minerali.

Questa bella e sincera espressione olfattiva trova piena conferma al palato. Ancora molto giocato sul frutto, ma non vinoso, ritrovo in bella pulizia i fiori, i fruttini rossi, la salvia. Il sorso é fresco e scattante con una piacevole acidità. Proprio questa freschezza genera grandissima bevibilità – per inciso da tracannare a secchi. Chiude con una scia balsamica e buona persistenza. C’é equilibrio ed armonia in questo calice, due tratti non sempre così scontati anche in bottiglie ben più costose.

Quando il cosiddetto vino “base” é di questi livelli, comprendi facilmente dove ti portano gli altri vini di Martino – Montevertine e Pergole Torte – e cogli quale significato attribuisca questa azienda alla Qualità, senza scorciatoie, fin dal vino di ingresso. E non dimentichiamoci mai che: ”…sono i vini base a dare il polso di un’azienda” (cit.).
Un piccolo grande vino