domenica 25 febbraio 2018

Terre di Toscana 2018 | Lido di Camaiore




Presso l’Una Hotel Versilia di Lido di Camaiore, domenica 4 e lunedì 5 marzo, si terrà l’undicesima edizione di “Terre di Toscana – Eccellenza nel bicchiere”.
Una full immersion nelle eccellenze della produzione vinicola toscana – “il più bell’evento sul vino toscano” - con la partecipazione di 130 selezionatissimi produttori – tante conferme e nuove realtà - con oltre 600 vini in degustazione.

Come di consueto, tutti i distretti vitivinicoli toscani rappresentati ad altissimo livello.
Dalle espressioni dei territori più noti come Montalcino ed i suoi preziosi Brunello, al Chianti Classico con i suoi rossi armoniosi e complessi; da Montepulciano con il Vino Nobile, all’elegante Carmignano e San Gimignano; dalla terra della Vernaccia, uno dei bianchi italiani più ricchi di tradizione. Potremo, inoltre, fare la conoscenza di zone vitivinicole di affermazione più recente, ma non certo meno note, come Bolgheri e la Maremma, o di quelle emergenti come Montecucco, Val di Cornia, Cortona, Pisa, Colline lucchesi e massesi. Fino ad autentiche nicchie di originalità come i Colli di Luni, la Garfagnana, il Casentino, il Mugello, l’Isola del Giglio, la Versilia.





Come sempre, il padiglione Golosizia, l’evento nell’evento, curato dal giornalista enogastronomico Claudio Mollo e dedicato all’alta cucina regionale. Nel corso di sfiziosi cooking show in forma di conversazione con il pubblico si alterneranno, anche quest’anno, ben sei chef all’opera, 3 la domenica, 3 il lunedì.
Largo spazio infine alla gastronomia, dove veri e propri artigiani del gusto - produttori di salumi, formaggi, olio, conserve e tanto altro - porteranno in assaggio e in vendita le loro bontà.

L’elenco delle aziende, i vini in degustazione e il programma completo della manifestazione, consultando il sito Terre di Toscana e seguendo le loro pagine social fb e twitter, per aggiornamenti in tempo reale.



venerdì 16 febbraio 2018

Gosset Champagne Grand Millésime 2006




Leggera prevalenza della bacca nera (55%), su quella bianca, per questo assemblato millesimato della casa di Aÿ, almeno 7 anni sui lieviti, niente malolattica, rémuage e dégorgement manuali, dosato a 8 gr./lt. e tirato in circa 70 mila bottiglie.

Di perlage elegante, parte con un naso col freno a mano tirato, il quale solamente più tardi intraprenderà un percorso meno circospetto e più coraggioso.
Si attacca, delicatamente, con crema pasticcera e limone, declinato in versione confit, susina e pera, cenni di biancospino e nuances ammandorlate.
Un profilo minerale, non travolgente, chiude il cerchio.

Al palato, scorre liscio e pettinato, pure un filo rotondo - sebbene le mie aspettative fossero alt(r)e - con poche incursioni nel campo della ricchezza gustativa, che resta, tutto sommato, ordinaria e prevedibile. Profondità non molto incisiva e sufficienza stentata anche sotto l’aspetto della persistenza.

Dalla «plus ancienne Maison de vins de la Champagne (1584)», qualche scatto in più è sempre atteso, non solamente gradito.



venerdì 9 febbraio 2018

Azienda Agricola Giacomo Brezza & Figli Barolo Cannubi 2004




Brezza: vignaioli in Barolo dal 1885, botte grande e lunghe macerazioni.
Già è bastante, per chi, come me, cerca e adora la classicità, senza tante supercazzole.
Ottomila bottiglie, da uno dei cru più celebri di Langa, dove si presume il Barolo sia nato.

Splendido granato trasparente, privo di derive mattonate.
Naso caldo e caleidoscopico: immancabile violetta, accompagnata da timo e alloro, poi sottobosco ed elegante frutta scura – ciliegia, prugna e mirtillo – con inserti speziati e umori di cioccolato fondente e china.

All’assaggio, il giusto calore, senza eccessi, nonchè una perfetta sincronia con il piglio olfattivo. Acidità robusta e rinfrescante, mai spigolosa, anzi piuttosto raffinata e di pregevole grana tannica. Struttura, equilibrio e composta ariosità.

Chiusura lunga e persistente con scatti finali di liquirizia, cacao e anice.

Il classico che non delude mai, per giunta da un’annata potente, che ha iniziato, da poco, a comunicare le proprie peculiarità.
Saprà crescere ancora.