A
cavallo tra luglio e agosto è, solitamente, il periodo in cui ci si ritrova, con
più tempo, tra amici crapuloni a gozzovigliare. E, solitamente, a livello liquido
tengono botta le bollicine, il più delle volte – per non dire quasi sempre –
quelle della grandeur d’Oltralpe.
Ecco svelato l’arcano della presenza un po’ più frequente di posts sullo Champagne. Tra un sorso e
l’altro succede di prendere due appunti due e, sempre senza prendersi troppo
sul serio, tra una boutade e l’altra,
si tirano giù alcune impressioni giusto per.
Il
nostro di oggi è un flacone estremamente interessante, sotto tutti gli aspetti,
non ultimo quello degli sghej. O
meglio, più che la boccia in sé, è l’azienda ad essere di elevato profilo, ovviamente
già dai prodotti basici.
Siamo
a Cramant, uno dei 17 villaggi classificati Grands
Crus e Bonnaire si trova giusto qui, fin dal 1932. Oggi
Jean Louis coltiva qualcosa come 22 ettari dove lo Chardonnay logicamente fa la
parte del leone - siamo nella Côte des Blancs - con il 62 percento, completano 25 percento di
Pinot Noir e dieci di Pinot Meunier. La produzione ruota intorno alle duecentomila
bottiglie.
Questo
prodotto si colloca nella fascia medio-alta dell’azienda e fino a qualche anno
fa usciva come zero dosage poi, come
mi ha confessato lo stesso Jean Louis, obtorto
collo, si è passati a questa definizione – extra brut – giacchè la gente un
po’ si “allarmava”, si insospettiva, ma il prodotto è rimasto quello.
Nel
calice è oro luminoso con tenui bagliori verdi ed effervescenza fine, continua,
raffinata. Molto intenso al naso che si apre su note di crema pasticcera e
frutta secca, agrumi e camomilla, miele e cacao. Emerge, seducente, la nota
gessosa – la craie – che conferisce
una cifra notevolissima di mineralità.
L’impatto
gustativo è segnato da bella cremosità, verticalità e freschezza non comuni e
lama acida invero affilata. Frutta e fiori in gran spolvero – completa la
rispondenza con agrumi e camomilla - una vivida nota speziata e soprattutto la
mineralità che, rivestendo un ruolo assai influente, apporta struttura e
sapidità al sorso. Lunga PAI per una bevuta scioltissima e gratificante.
Se
resistete, dopo la sboccatura, lasciatelo riposare un pò in cantina, perchè gli giova parecchio
stare à l'abri de la lumière,
come sostengono i cugini.
Vi auguro un vinoso Ferragosto.
Vi auguro un vinoso Ferragosto.
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