Si
tratta del vino dedicato da Franz a sua moglie – ne riprende il cognome – ed è un
assemblaggio di Chardonnay, Sauvignon bianco, Riesling e Traminer aromatico,
quest’ultimo da vendemmia tardiva.
All’occhio
è giallo dorato splendente, mentre l’olfatto cattura, in primis, per l’aspetto aromatico; poi s’insinua e si fa largo la
parte fruttata – tropicale ma non solo - con pesca, ananas, banana e pera. Il
Sauvignon bianco si fa carico dell’espressione vegetal-erbacea attraverso la
foglia di pomodoro, basilico, menta e rosmarino.
Entra
in bocca con grande freschezza e i rimandi con l’olfatto sono allineati. Ha struttura da vendere, ben sorretta dall’impianto acido, con
scorrevolezza di beva. Il finale è durevole, con una forte impronta minerale.
Solitamente non stravedo per questi blends dove gli attori, spesso, sono troppi e si offuscano o si arruffano a vicenda. Stavolta è differente e questo sorso mi ha convinto.
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