Questo
Pinot Bianco, proveniente dal cru Vorberg,
visivamente ha un bel giallo paglierino lucente con lampi verdognoli.
Al
naso è fine, sfaccettato e abbastanza elegante. Scopro sentori di biancospino,
ginestra e camomilla che si accompagnano a frutta
gialla – pesca, albicocca, melone e pompelmo – e non mancano accenni di pera e miele con un che di minerale.
Questa bella trama olfattiva, purtroppo per le mie papille, trova poco o punto
riscontro al palato. All’assaggio, infatti delude. L’ingresso è molto morbido –
più flaccido che morbido - con esigua e insufficiente acidità che non sopporta e
supporta l’importante tenore alcolico
(13,5%). Ne scaturisce un sorso stucchevole, poco armonico e di limitato equilibrio nelle
sue componenti, che subordina la beva all’attesa di un qualcosa che la
solleciti. Attesa...disattesa.
Decisamente
meglio al naso che in bocca. Non escluderei boccia sottoperformante.
Qui "punto riscontro", sul Rossese "mi garba", sento un po' di Toscana..., un saluto
RispondiEliminaMarco 50&50
Per i riferimenti geografici chiedere lumi a Roberto GdF.
EliminaRingrazio e ricambio i saluti.