giovedì 20 febbraio 2014

Doc Colli Tortonesi Timorasso Sterpi 2007 Vigneti Massa





Uva e uomo: binomio inscindibile. Si sostiene questo vitigno fosse presente su queste colline fin dal dodicesimo secolo. Fosse. Ci sono volute la tenacia e la testardaggine - tradotte in un lavoro iniziato oltre venti anni fa - di un tale che di nome fa Walter Massa, oggi riconosciuto, unanimemente e giustamente, artefice della rinascita del Timorasso e suo ambasciatore indiscusso.

Sterpi è uno dei due cru di Walter – l’altro è il Costa del Vento – e il nome significa che, prima della vigna, qui dimoravano solo sterpaglie. Il millesimo costituisce il quarto anno di produzione.

Agli occhi risalta il dorato, intenso e brillante, con bagliori verdognoli. Il naso è uno splendore. Al primo approccio resto, letteralmente, travolto da una straripante mineralità, che vira decisamente su note idrocarburiche. Roteo il calice e risultano davvero precisi i sentori di frutta gialla – melone, susina e agrumi – che si accompagnano a sensazioni floreali ed erbacee di camomilla, timo, menta. Scorgo ancora miele, resina e zenzero.

In bocca coniuga, alla perfezione, maestosità e carnosità, eleganza e potenza. La beva ripercorre, in lungo e in largo, l’impianto olfattivo. Un’acidità tagliente, sorregge una struttura imponente, nel contesto di un equilibrio impressionante tra le varie componenti. Il sorso, armonico e appagante, con l’aspetto mineral-idrocarburico sempre in primo piano e incorniciato da tocchi fruttati ed erbacei, termina all’insegna della lunghezza e di una pregevole persistenza, lasciando un palato salino e salmastro.

Forse il miglior autoctono bianco piemontese, sicuramente il mio preferito, capace di invecchiare e di giocarsela, alla pari e senza timori reverenziali, con altri grandi bianchi del vecchio continente.

L’etichetta recita:“un territorio, un vino, un vitigno”, io aggiungo un uomo, Walter.


2 commenti:

  1. Sotto le sterpaglie la ciliegina sulla torta, o meglio, la Tortona preferita, ogni sorso sembra un morso, mi piacerebbe accorgermi in modo così definito dei “sapori” nei liquidi.
    M 50&50

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Marco questo flacone è stato così "leggibile" che anche tu saresti riuscito a cogliere questi sentori e questi sapori.

      Elimina