sabato 22 marzo 2014

Aoc Champagne Royale Réserve Pure Cuvée n° 243 Brut s.a. Philipponnat





Venticinque cru di diverse zone della Champagne – da vigneti Premier e Grand Cru e di annate differenti - compongono questo assemblaggio che vede il Pinot Nero dominare, con il 65 per cento, lo Chardonnay con il 30 per cento e il Pinot Meunier a chiudere. Si tratta, in prevalenza, della vendemmia 2007 - con vini di riserva che integrano per circa un quarto – e la mia boccia è stata sboccata nel mese di luglio 2011. Si tratta, soprattutto, della cuvée numerata, non millesimata, creata appositamente dalla Maison per il mercato italiano.

Nel bicchiere mi aspetta un oro affascinante, con effervescenza da manuale.
Al naso si concede immediatamente, liberando intensi e complessi aromi di agrumi e frutta tropicale – cedro e scorza d’arancia, ananas e papaya – cui seguono precise note di mandorla e caffè, unite a superbe venature gessose.

In bocca si rivela “grasso”, freschissimo e riprende fedelmente il percorso olfattivo. Il sorso, fortemente “spalleggiato” dalla bacca nera, dapprima, molto impostato sulla parte fruttata, imbocca, in seguito, una piega, piacevole e inarrestabile, mineral-iodata e salina che, associata ad una acidità molto marcata, gli consentono di assumere maggiore slancio e di terminare veramente lungo e con persistenza gagliarda.
Bevuta audace e, adesso, senza dubbio, la mia cuvée numerata, sans année, preferita.





Ho raccontato la cuvée n. 240 di Philipponnat a questo indirizzo:



 

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