martedì 7 ottobre 2014

La Conchiglia | Arma di Taggia




Due dubbi amletici (il primo risolto, il secondo sulla via):
1.dopo che ci sono stato, solo per puro piacere, e senza affatto pensare alla rece, ve la racconto, con le foto che, comme d’habitude, sono ciò che sono?

2.spoilerare o rinviare tutto alla fine?

Si sta troppo bene nel dehor, ci sarà tempo per accomodarsi nella elegante sala interna. 

Alla carta, oppure un menù di cinque portate più caffè, tariffato a 65 euri. Folle non sceglierlo.



Warm-up


Da una ampia e raffinata carta dei vini, scelgo questo vigneron, a me sconosciuto


50 & 50
Chardonnay da Rilly la Montagne e Pinot Nero da Ecueil
Fine & Equilibrato



Filetto di pescatrice cotta in bianco su vellutata di patate, salsa balsamica e porri fritti



I piatti arrivano così



Calamaretti di lampara in zemino coi carciofi



Tagliolini 40 tuorli conditi con granseola, pomodoro e peperoncino





Dopo che vi ho raccontato l’88…in fasce ma l’impronta c'è.
Aromatico, miele, pesca, agrumi.
Idrocarburi e mineralità in fieri



Pagello cotto in tegame su zoccolo di patate e erbe aromatiche



Cannolo di pan di spezie su gelatina di lamponi e piccoli frutti rossi



Il classico, e intramontabile, di casa: mousse al tabacco...



 ...con accoppiata da urlo libero



Piccola, croccante e sapida




Accoglienza: elegante, senza affettazione e, allo stesso tempo, familiare.

Materie prime di qualità indiscutibile.

Cucina: mai pindarica, precisa, sobria, equilibratissima, con cotture impeccabili. Sempre.

Servizio: gentile, amichevole, simpatico, professionale e attentissimo.

Temperature di correttezza maniacale, dal primo all’ultimo boccone, per le portate calde. 

Tavola d'Autore, chapeau-bas!





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