venerdì 15 marzo 2019

Maccario Dringenberg Rossese di Dolceacqua Superiore Curli 2014




Assai incuriosito dalla sorprendente affermazione del maestro Veronelli, con la quale celebrava l'unicità di tale vigneto - "Il vigneto Curli è la Romanée Conti italiana" - decisi, alcuni anni fa, di acquistarne alcune bottiglie, di costo già rilevante.

Il Curli è una piccola parcella, nel comune di Perinaldo, che nel corso dei decenni ha subito un progressivo abbandono, fino a ridursi a landa incolta. Tuttavia, da alcuni anni, l'azienda in questione ha messo mano al vigneto, con la prima annata datata 2012.

Profondamente rubino, sviluppa un austero corredo olfattivo che richiama mora e lampone, violetta e lievi connotazioni minerali.

Il palato è fresco e in linea con le moderate caratteristiche olfattive, cui si aggiunge un tannino fitto e vivace. Chiude sapido, con una scia finale di caffè, di debole persistenza.

Nondimeno, una certezza c'è: non appena berrò nuovamente un vino proveniente dal leggendario domaine borgognone, escludo categoricamente penserò a questa boccia.


 

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