sabato 3 maggio 2014

Igt Emilia Rosso Balòs 2012 Crocizia





Io, fan tenace del Pinot Nero, in special modo di quello che dimora dalle parti di Beaune & Co., rimasi solleticato, da un assaggio effettuato, seppur frettolosamente, a Vini di Vignaioli edizione 2013, al banco di questa azienda. Tuttavia, siccome le mie papille erano troppo provate e sulla loro attendibilità non potevo più azzardare, scelsi di acquistare una bottiglia, da testare, con calma, a tavola, a papille (quasi) integre.

Questo Pinot Nero “emiliano” macera venti giorni in acciaio, viene travasato e posto in una vecchia barrique dove vi rimane fino a primavera inoltrata. Successivamente, viene imbottigliato e, grazie agli zuccheri residui, subisce una rifermentazione spontanea.

E’ rosso rubino, leggermente scarico, un filo opaco - zero chiarifiche, zero filtrazioni - con spuma svelta. All’olfatto ci sono dolci fruttini rossi; in particolare, una nota di ribes, molto spiccata e piacevolissima, si stacca da tutto il resto, seguita da tenui sbuffi speziati e minerali.

In bocca entra seccamente deciso e decisamente secco. Il palato ricalca, fedelmente, l’espressione olfattiva, con la sua bella freschezza vinosa che si snoda attorno alla fragolina di bosco ed al ribes. La sua struttura è esile, ma equilibrata, con il sorso - breve e di discreta persistenza – che mi lascia la bocca fresca, sapida, con sullo sfondo, leggere note speziate e minerali.
Beva compulsiva e flacone polverizzato. Vin de soif, come vorrei fosse questo blog: dissetante.




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