Selezione
molto accurata delle uve, provenienti da vigneti più vecchi, solo nelle annate
battezzate migliori: questa è la linea “Selekcija”.
Il
frutto fa una leggera macerazione, in fermentazione non si ricorre a lieviti
selezionati e non si pratica filtrazione.
E’
un bel dorato vivo, luminoso e puro. Al naso è un Sauvignon (bianco) un po’ insolito, magari
atipico. Non si è assaliti da una profusione di aromi, cui si è solitamente
abituati, talvolta gonfiati e anche fasulli. Intendiamoci, c’è la parte
fruttata – pesca e agrumi - e vegetal-erbacea – tocchi di salvia, basilico,
fieno, foglia di pomodoro – tuttavia, si tratta di sfumature, non esplosioni
di aromi. Sussurri, non grida. Svetta, su tutto, la vena minerale e sapida, per
questo scrivo di Sauvignon insolito, quanto meno per me.
In
bocca entra freschissimo, ricalcando, simmetricamente, il profilo olfattivo.
Mentre il sorso scorre a go-go, guadagna sempre più in espressione minerale e
salina, confinando a ruolo da comprimari le sensazioni fruttate e vegetali.
Crescono, al contempo, anche la complessità e l’ampiezza – sostenute da robusta
acidità - per un calice che si dimostra, fino alla fine, equilibrato, armonico
e di marcata persistenza. Il finale è all’insegna, manco a dirlo, di una
verticalità e freschezza rocciose.
Sauvignon
terroiristico.
La mia amica di Loneriacco, anche lei in terra di confine, mi parla spesso di questi bianchi friulani atipici, "senza fronzoli", secchi, i friulani mi dice, sono un popolo chiuso, neanche i vini si aprono, se vogliono profumi aromi e dolcezza mangiano i ravioli con le susine e "ci danno" di Ramandolo; un inciso, lei un po' avvolgente e tonda lo è stata, il lato B bell'intimo di Roberta era il suo...
RispondiEliminaSereno week end
M 50&50
Tu ne sai di lato B; anche quello, di solito, molto chiuso. Un caro saluto.
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