Taglio
bordolese per questo assemblaggio composto da 50 frazioni di Cabernet Sauvignon,
40 di Merlot e 10 di Petit Verdot. Il nostro fa dodici mesi di legno piccolo,
la cui metà si tratta di barrique
nuova. Non propriamente il mio genere, già a partire dai vitigni, ma tant’è.
E’
un rubino intenso e opaco.
Naso
che tenta – t e n t a – di aprirsi su qualche nota fruttata che rinvia alla
viola, alla mora, al ribes, sembrerebbe anche qualche cenno speziato, ma viene
prontamente colpito da un uppercut di
vaniglia e messo, immediatamente, al tappeto.
Bocca
che vorrebbe – v o r r e b b e – proporre una certa espressione fruttata, una
certa speziatura, una certa stoffa, una certa eleganza, una certa finezza, un
certo equilibrio, una certa freschezza, una certa…, ma che viene raggiunta da
un secondo, prevedibile, uppercut
vanigliato che manda, irreversibilmente, knock-out
la bevuta.
Molte
buone intenzioni e troppi condizionali, ma era la mia boccia, ça va sans dire.
La vostra
sarà senz’altro migliore. Bonne chance
les amis.
Nessun commento:
Posta un commento