Sono
18 gli ettari a Chardonnay coltivati nei villaggi di Le Mesnil sur Oger e
Vertus (sede aziendale) da questa piccola maison
rm, fondata nel 1958.
C’è
un tenue dorato nel calice, con qualche riflesso tendente al verde e una
effervescenza non così fine.
L’olfatto,
non troppo complesso, è segnato, innanzitutto e soprattutto, da un forte timbro
minerale, seguito da aromi di panificazione e un fresco sentore di mela.
L’assaggio,
secco e di grande freschezza, riafferma, in maniera netta, il tema minerale che
domina e soddisfa il palato, concedendo solo spiccioli a percezioni fruttate e
di mandorla tostata.
Molto verticale, per tutta la sua, breve, durata, con una
leggera tostatura ben integrata.
Persistenza, a onor del vero, non particolarmente rimarchevole; tuttavia bevuta che, ad ogni modo, interpreta ed esprime, lealmente, il suo terroir.
Persistenza, a onor del vero, non particolarmente rimarchevole; tuttavia bevuta che, ad ogni modo, interpreta ed esprime, lealmente, il suo terroir.
Da
aperò, ci sta dentro di bella.
Racconto altri Blanc de Blancs qui:
"Molto verticale, per tutta la sua, breve, durata, con una leggera tostatura"
RispondiEliminaSuccede a tutti prima o poi...
Ciao
M 50&50
Senz'altro, ma la discriminante è la tostatura, che non va confusa con "tosto", altrimenti Vinondo perde lo spirito eno e imbocca la deriva ero.
RispondiEliminaSalut
ID
Parbleu!
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