Ho conosciuto Zmago Petrič e i suoi vini allo
scorso Merano Wine Festival bio&dynamica e mi sono piaciuti sia lui che i vini. A
partire da questo Zelen, un vitigno autoctono che, insieme al Pinela, Zmago sta
valorizzando.
Siamo in Slovenia, zona occidentale,
nella Valle del Vipacco. I vigneti si collocano, grosso modo, a 300 metri slm, nella
parte più alta della vallata.
L’etichetta,
rimanda al Sud America, ai moti rivoluzionari, al “Che” e nei caratteri
contiene la sfida che Zmago lancia nel recupero degli autoctoni
dimenticati.
Nel
calice un giallo paglierino, con notevoli sfumature verde brillante.
Seducente
e complesso, fin dall’olfatto. Evidenti sentori di erbe aromatiche mediterranee
– timo, rosmarino, alloro, salvia – e una bella espressione fruttata – pesca e
mango – con un tocco di rosa e una forte fisionomia di mineralità pietrosa
a completare questa convincente trama olfattiva.
Al
palato entra fresco e morbido, con la parte sapido-minerale in gran tiro –
marcatissima – che non abbandona mai il sorso. Solo in seguito ritrovo, con
bella pulizia, le peculiarità vegetali e fruttate.
Vino equilibrato, con croccante
e succulenta acidità, di beva martellante. Termina
persistente su note minerali, a tratti anche salate, e di liquirizia, con buon allungo.
Matrimonio
di successo con rolata di coniglio.
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