mercoledì 27 maggio 2015

Docg Barolo Bricco Sarmassa 2004 Brezza




Comune di Barolo, confine con la Morra, sottosuolo caratterizzato dalla presenza delle cosiddette marne fossili di Sant’Agata. Il Bricco è la parcella sulla sommità, nonché la vigna più vecchia, racchiusa nel cru Sarmassa – un cru nel cru – di 2,5 ettari con ceppi di oltre 60 anni, eccetto una piccola porzione, reimpiantata nel 2000.
Inquadrare i Barolo dei Brezza, significa, in primis, lunghe macerazioni e botte da 30 hl.
La mia è la 2.449esima di 5800 bottiglie (più 600 magnum).

Il bicchiere si illumina di un caldo granato trasparente.
Al naso parte floreale e vegetale, con profumi di viola, timo e alloro, per poi scoprire un sinuoso fianco fruttato – prugna e ciliegia, fragolina e lampone – unito a diffusi cenni speziati – pepe e macis – e inserti di china e cacao.

All’assaggio, la freschezza da Nebbiolo di razza si alterna, a tratti, con un motore alcolico non sempre in bolla, la cui frizione slitta di quando in quando. Per il resto, ritrovo materia e complessità, struttura e dinamismo, con tannino fitto e granitico.
Finale persistente, per una bocca ardente, avvolta da rabarbaro e radice di liquirizia.

Annata molto potente e longeva - con gli ultimi tasselli in cerca di incastri millimetrici - che ci regalerà vibranti emozioni.


Nessun commento:

Posta un commento