venerdì 29 aprile 2016

Chateau La Nerthe Châteauneuf-du-Pape 2007




Questo rosso d’assemblaggio – 48 Grenache, 29 Syrah, 22 Mourvedre e saldo di Cinsault - a nove anni dal millesimo indicato, pensavo mi consegnasse una boccia con caratteristiche che andassero oltre il banale concetto di “pronta da bere”.
Mi sbagliavo, ma poco male, anzi, è certamente un bene, giacchè le altre, di cui ancora dispongo, ceteris paribus – nulla a che spartire con il bus turistico di Parigi – possono starsene molti anni ancora à l'abri de la lumière.

Non fraintendermi, la bottiglia si può bere, mancherebbe altro, dal momento che, tanto le impressioni olfattive, quanto quelle gustative, già gratificano. Tuttavia, giro ai naviganti/bevitori, il messaggio che accompagna i sorsi: ”enormi margini di miglioramento”. O, detto altrimenti, si è in attesa che dalla soddisfazione, sbocci l’emozione.

Nella fattispecie, mi ha sbalordito quanto questa materia - senz’altro di prim’ordine, ma è lo c9dp annata, non la selezione - dopo quasi due lustri, mantenesse ancora altissime cifre di freschezza e vinosità, con una grana tannica fine, ma davvero potente.
La frutta scura, amarena e ciliegia in primis, dettano legge, seguite da prorompente mineralità e sottili scie speziate, mentre sono in via di completamento, sfumature di legni pregiati. E quando scrivo legni pregiati, significa che il falegname vive ...in vacanza da una vita, tra una discesa e una salita (cit.). Si intuisce che tutta questa l’opulenza, una volta affinata dal tempo, saprà vestirsi di elegante complessità.

Data la mia sana invidia, verrebbe da scrivere fottut@ giovinezza.


4 commenti:

  1. Eppure un tempo ridevi e mostrandomi il cielo mi disegnavi illusioni e possibilità…
    Una volta affinati dal tempo sapremo vestirci di elegante (ed ingannevole) complessità

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  2. Il bello, e soprattutto il senso, di un blog, per come lo intendo io, è avere la fortuna di conoscere un Poeta che, con una apparente semplice frase, ti illumina un post che molte volte non sai come iniziarlo, continuarlo e chiuderlo.
    Io sono fortunato.
    Grazie Marco 50&50

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  3. Sono parole tue e di Irene ;-)
    Grazie a te.

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