I Brezza sono barolisti – tradizionalisti - da ben quattro generazioni. Ci troviamo a Barolo e nel caso di specie nella sottozona o, se preferite, menzione geografica aggiuntiva “Castellero”.
Questo barolo si presenta alla vista di un rosso granato e un’unghia che abbraccia l’aranciato. Sentori di sottobosco quali muschio ed humus con note di spezie dolci e frutta sotto spirito. Alcol che inizialmente fa capolino, ma in seguito si accomoda per benino e la sua presenza risulterà notevole.
Bocca calda e sostanzialmente in linea con l’olfatto. Di media ampiezza, non molto complesso, monocorde direi. Poca freschezza. Tannini levigati. Vino che non si dischiude completamente nemmeno con il passare delle ore.
Il tenore alcolico, abbastanza sopra le righe, rallenta un poco la beva e non permette di cogliere compiutamente il ventaglio aromatico, unitamente alle sue sfumature, che sarebbe lecito attendersi da un millesimo ritenuto di altissima qualità, anche e soprattutto in Langa.
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