La
versione “annata” di questa storica cantina sociale, conferma e avvalora, qualora
ci fossero ancora dubbi, anche nel millesimo in questione, la consolidata coerenza
qualitativa, dall’alto delle sue cinquecentomila e passa
bottiglie. Coerenza qualitativa che, ieri sera, ha trovato puntuale ratifica anche
sulla mia tavola, con un abbinamento – test di oli evo toscani su carne cruda –
che potrebbe far storcere il naso a più di uno. Si è trattato di un esperimento
vincente e che ripeterò, tanto per uscire dalla scontata, ancorchè sempre
impeccabile, bollicina metodo classico, meglio se franciosa.
Cromia
calda e rossa rubino. Il naso narra, finemente, di frutti rossi – ciliegia e
fragola, lampone e ribes – di note terrose e di sottobosco, cui si sommano la
rosa e la viola, una speziatura che… non c’è, compensata, di bella, da una
presenza, vigorosa e travolgente, di tabacco.
La
bocca è altrettanto loquace, freschissima e sapida. Stoffa pregiata, ricamata
da gran pulizia di frutto, tocchi floreali e, come per il quadro olfattivo, una
costante, quanto avvolgente, connotazione di tabacco, combinata a liquirizia e cenni
ferrosi. Beva ghiotta e avida, acidità scattante e tannini vellutati, dominano, più che magistralmente, il massiccio
tenore alcolico (14,5). Sorso lungo e di strenua persistenza, con bicchiere
sempre vuoto-sempre pieno-sempre vuoto. Cosa pretendere di più?
Gli
espertoni hanno archiviato il 2007 nel dossier “Barbaresco femminile”.
A
costoro lascio, con piacere, le bevute muscolose che ostentano bicipiti e
quadricipiti, pregandoli di lasciarmi tante bevute “femminili” come questa.
J’adore la classe femminile, con la sua eleganza, le sue
movenze sinuose, prima, durante e dopo.
Anche nel calice.
Il riposo del Dj, dopo rock, soul, R&B, una lenta degustazione e un più femminile ma essenziale lento d'acchiappo
RispondiEliminaM 50&50
Tu, di qualsiasi cosa si parli, sei sempre sul pezzo.
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