martedì 10 febbraio 2015

Aoc Morgon 2011 Marcel Lapierre




Si deve a Marcel Lapierre lo sdoganamento e il rilancio, per una nuova vita ed espressione, del vitigno Gamay. Lui, infatti, è stato in grado di dimostrare che un altro risultato era, è possibile, rispetto alla “gabbia” in cui si era cacciato il novello Beaujolais – non così rare le ciofeche – che troviamo anche da noi dai primi di novembre di ogni anno.

E nel bicchiere i risultati si vedono e si apprezzano.
C’è un rubino scuro, concentrato, che esprime freschezza, libera dolcezze di frutta rossa – lampone e ciliegia, fragolina e ribes – con piacevoli note floreali e un già preciso tratteggio speziato.

All’assaggio dimostra piena aderenza con l’olfatto, a partire dalla fresca e dolce golosità – da cui poco dopo si affrancherà - della frutta rossa. Il palato, poco alla volta, viene conquistato da un incalzante profilo speziato e minerale che non abbandonerà più il sorso. Elegante scioltezza, con buona persistenza.

Bere Gamay, in tutta sicurezza – non a torto questo di Lapierre considerato il riferimento della denominazione - senza il rischio di certi novelli.


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