Bassa parmense, giusto a ridosso della golena.
Al Cavallino Bianco, meglio conosciuto come "Il Tipico" della famiglia Spigaroli, è tutto tipico, a cominciare dall'accoglienza: onesta, sincera, mai affettata.
La cucina è molto ancorata al territorio, verrebbe da dire con tutti prodotti a km zero, non fosse che il concetto originale e puro - ormai snaturato e svuotato del suo contenuto etimologico - ha assunto, quantomeno, troppe ambiguità.
Al Cavallino Bianco, meglio conosciuto come "Il Tipico" della famiglia Spigaroli, è tutto tipico, a cominciare dall'accoglienza: onesta, sincera, mai affettata.
La cucina è molto ancorata al territorio, verrebbe da dire con tutti prodotti a km zero, non fosse che il concetto originale e puro - ormai snaturato e svuotato del suo contenuto etimologico - ha assunto, quantomeno, troppe ambiguità.
La sala da pranzo è ampia, luminosa e curata. Sobrietà ovunque.
La cucina è affidata ad una brigata di giovani ragazzi, sui quali vigila, in linea d'aria, da vicinissimo, Massimo - chef stellato a poche centinaia di metri - mentre suo fratello Luciano cura e coordina, in modo preciso, discreto, ma attentissimo, il personale di sala.
Ci si accomoda, scegliendo tra diversi menù, oppure dritti à la carte, spendendo, all'incirca, sei deca.
Si
attacca con flûte di Tamburen
con crocchette di Culatello e spumini di parmigiano.
Vai
con una selezione di salumi. Li producono da oltre 150 anni - il bisnonno Carlo fu norcino di fiducia del Maestro Giuseppe Verdi - i maiali neri li allevano addirittura,
cosa fai rinunci?
Culatello 14 mesi
Culatello 24 mesi,
coppa, lardo, cresponetto e strolghino 20 giorni
in abbinamento alla loro giardiniera
Tiepida spalla cotta tagliata a coltello
Janisson
Baradon non dosé s.a. Pinot Nero e Chardonnay in parti uguali.
Finezza, freschezza e drittezza. Impennato e con un côté minéral di prim’ordine.
Inappuntabile con i salumi, strutturato con i primi.
Cupola di polenta con gamberi d’acqua salmastra e
riduzione di balsamico
Non ti potrai sottrarre ai loro primi, con la
forchetta che morde il freno
I classici tortelli d’erbetta alla parmigiana
I tagliolini al burro d’affioramento delle vacche
rosse e Culatello
Il filetto di maiale nero di Parma, intramezzato di
Culatello e tosone
Cuore caldo - cremosissimo - al cioccolato con gelato
al mandarino
Piccola
Ho
trovato una cucina sobria, abile, avveduta e, in sostanza, priva di sbavature.
Solamente un piccolo neo sui primi, dove avrei gradito un po’ più di leggerezza. Per il resto solo coerenza, consapevolezza, solidità.
Materie prime di alto livello per piatti di grande equilibrio, sia per pulizia di sapori che per precisione di esecuzione, sono i tratti salienti di questa tavola.
Materie prime di alto livello per piatti di grande equilibrio, sia per pulizia di sapori che per precisione di esecuzione, sono i tratti salienti di questa tavola.
La
carta dei vini, molto ampia e ricercata, è per tutti i portafogli, con ricarichi
più che onesti e alcune perle nascoste. Tante le etichette, sia nazionali che estere,
di produttori bio.
Qualora
vi fossero rimasti degli interrogativi, il loro sito è di
trasparenza cristallina e sempre aggiornato.
Crocchette di culatello, tagliere di culatello, tagliere di salumi misti, tagliere di spalla cotta, probabilmente qualche salume sotto vuoto per serate difficili e il coraggio di auspicare maggior leggerezza sui primi, per ora non meriti il racconto di Svetlana a Polesine Parmense...
RispondiEliminaCiao
M 50&50
Ahi, ho di nuovo toppato. Vedrò di meritarmelo, col tempo, sperando nella tua clemenza. Attendo, con qualche salume sotto vuoto per serate anche (non) difficili.
RispondiEliminaUn saluto
ID